Il 31 luglio alle ore 12:00 scadrà il bando per le 10 Borse di Studio del progetto “RINASCI – MENTI”. A pena di inammissibilità, fa fede la data e l’orario di arrivo della candidatura, entro i termini di scadenza del bando.
Questa straordinaria iniziativa è destinata ai giovani diplomati delle aree di risanamento di Messina per favorire la loro formazione universitaria.
Le borse di studio, del valore di 6.600 euro ciascuna, permetteranno ai giovani di iscriversi alle Università telematiche Pegaso, Mercatorum e San Raffaele, nei corsi triennali, coprendo l’intero percorso accademico (escluse le tasse regionali e/o statali).
Per partecipare al bando basta accedere dal link sottostante a tutte le informazioni dettagliate sul bando e su come presentare la candidatura https://www.commissario.risanamento.me.it/news/progetto-rinasci-menti/
L’niziativa e promossa da Associazione Nazionale Scuola Italiana (ANSI), Comune di Messina, Commissario Straordinario del Governo per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina, Multiversity Group, Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio VIII, Messina Social City ed A.ris.Mè.
Lunedì, 1 luglio 2024, alle ore 18:30, sarà finalmente restituita ai cittadini la piazzetta ovale, adiacente l’anfiteatro del Parco S. Antonio e ubicata accanto alla Chiesa di San Paolo Apostolo. Dopo la demolizione delle 50 baracche avvenuta il 20 novembre 2003, l’opera di realizzazione di un parco urbano su misura dei residenti è rimasta incompiuta per lungo tempo. “Domani, finalmente, restituiremo questo spazio alla città” – ha dichiarato Marcello Scurria, Sub Commissario del Governo per il risanamento delle baraccopoli di Messina – “è un simbolo di rinascita e speranza, e siamo orgogliosi di aver completato un’opera che i residenti del quartiere attendevano da molti anni”.
Domani, la cerimonia di apertura sarà arricchita da un momento musicale curato dal conservatorio Corelli e dal Teatro Vittorio Emanuele. Durante l’evento verrà scoperto il busto in bronzo dedicato a Giuseppe Malgioglio, primo parroco di Camaro S. Paolo, che, grazie all’iniziativa della comunità, è stato incluso nel progetto di riqualificazione della piazza.
Presenti, l’On Elvira Amata, delegata dal Presidente della Regione Siciliana, On. Renato Schifani, il Sub Commissario, Marcello Scurria, la Prefetta, Cosima Di Stani, il Sindaco, Federico Basile, il Dirigente Scolastico Provinciale, Stello Vadalà, la Dirigente Scolastica del vicino Istituto Comprensivo La Pira Gentiluomo, Prof.ssa Luisa Lo Manto, i suoi studenti, le famiglie residenti nel quartiere e l’impresa che ha eseguito i lavori Edil Gi del Geometra Alberto Giacobbe.
Il progetto di riqualificazione, realizzato dall’Arch. Grazia Marullo, Coordinatore del Settore Tecnico della Struttura Commissariale, ha posto particolare attenzione all’uso del colore nel grigiore cittadino. “Le sedute dell’area ovale sono state trattate con la sequenza dei colori dell’arcobaleno, simbolo di rinascita per un’area incompiuta. Introdurre un brano di tessuto urbano colorato all’interno di un parco, che con il suo verde spezza la monotonia monocromatica del grigio cemento, può determinare un forte cambiamento,” ha spiegato l’Architetto Marullo. “Questo arcobaleno di colori è un simbolo di speranza e gioia, che trasforma il grigio cemento e infonde nuova vita nello spazio”.
La piazzetta include una fontanella, giochi per bambini, spazi verdi, panchine e un tavolo, creando un punto di ritrovo importante per la comunità. Questo spazio, finalmente restituito ai cittadini, potrà diventare un luogo di aggregazione e di vita sociale. La parte dell’area che ospita l’anfiteatro, invece, sarà completata entro la fine del 2024. Come da progetto inziale, ai lati dell’anfiteatro saranno collocate le statue dei mitici fondatori della città di Messina, Mata e Grifone, e sarà destinata una zona ai murales.
Questa mattina, a Fondo Saccà, si è tenuta la consegna dell’area identificata come inquinata dall’ARPA che sarà bonificata entro 150 giorni dall’impresa incaricata, con un investimento di 2,8 milioni di euro.
Presenti il Sub Commissario Marcello Scurria, il Sindaco Federico Basile, l’Ing. Capo Santi Trovato del Genio Civile di Messina, Ing. Gaetano Saitta, il RUP, Geom. Giacomo Amico, i rappresentanti dell’impresa Cericola, dello studio di progettazione pH3 Engineering S.r.l. e il Presidente di A.ri.s.mé Vincenzo La Cava.
“Oggi è un giorno importante, la consegna dell’area di bonifica a Fondo Saccà rappresenta un momento cruciale per Messina. Con questo progetto, non solo saneremo un’area inquinata, ma getteremo le basi per la costruzione di nuovi alloggi moderni e sostenibili” ha dichiarato il Sub Commissario Marcello Scurria.
In seguito alla bonifica infatti, l’area sarà consegnata a un’impresa che si è già aggiudicata i lavori per la costruzione di 32 alloggi entro il 2025.
“Questo intervento è fondamentale per il risveglio dell’intera zona di Maregrosso, insieme alla via Don Blasco. Con la rigenerazione urbana restituiamo alla città aree come questa, promuovendo uno sviluppo sostenibile” conclude il Sub Commissario.
Il 28 giugno 2024, alle ore 9:45 a Fondo Saccà avrà luogo la consegna delle aree di bonifica, segnando un significativo progresso nel progetto di rigenerazione urbana.
Questo progetto, dal valore di 2,8 milioni di euro, rappresenta un importante intervento finalizzato alla bonifica e alla successiva costruzione di alloggi sostenibili nell’area.
All’incontro con la stampa saranno presenti, il Sub Commissario Marcello Scurria, il Sindaco Federico Basile, il Vicesindaco e Assessore al Risanamento Salvatore Mondello, il Direttore Generale Salvo Puccio, l’Ing. Capo Santi Trovato del Genio Civile di Messina, il D.L., Ing. Gaetano Saitta, il il RUP, Geom. Giacomo Amico e i rappresentanti dell’impresa Cericola e dello studio di progettazione pH3 Engineering S.r.l..
Questa tappa segna l’avvio ufficiale dei lavori di bonifica che prepareranno il terreno per la costruzione di nuove abitazioni ecologiche, contribuendo alla trasformazione e al miglioramento della qualità della vita nella zona.
Questa mattina, presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si è tenuta una conferenza stampa per annunciare un nuovo e significativo progresso nell’ambito delle attività di risanamento delle baraccopoli di Messina.
L’Associazione Nazionale Scuola Italiana (ANSI), il Commissario Straordinario del Governo per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina, il Comune di Messina, il Multiversity Group, l’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio VIII, A.ris.Mè e Messina Social City, hanno deciso di promuovere la formazione universitaria dei giovani provenienti dalle aree di risanamento del Comune di Messina attraverso il progetto “RINASCI – MENTI”.
La combinazione di degrado abitativo, precarietà sociale ed economica ha creato una grave povertà educativa, limitando le opportunità per molti giovani. La precarietà degli alloggi e la povertà economica contribuiscono all’abbandono scolastico e limitano il numero di diplomati e laureati, soprattutto tra i più giovani. Per questo motivo, le istituzioni coinvolte hanno deciso di promuovere politiche che integrino il nuovo abitare e sostengano azioni volte a superare i gap che impediscono lo sviluppo di talenti e saperi.
Il progetto “RINASCI – MENTI” prevede l’assegnazione di 10 Borse di Studio del valore di 6.600€ cadauna che copriranno l’intero percorso accademico, escluse le tasse regionali e/o statali. Le borse di studio sono destinate ai giovani diplomati che soddisfano i requisiti specificati nel regolamento del progetto e che si iscriveranno a un corso di laurea triennale presso le Università telematiche del gruppo Multiversity (Pegaso, Mercatorum, San Raffaele).
Il Subcommissario, Marcello Scurria, ha dichiarato: “Oggi è una giornata importante per il risanamento, perché insieme a tutto ciò che abbiamo fatto e continuiamo a fare oggi si aggiunge un tassello importante. Risanamento 4.0, perché oggi parliamo di borse di studio, relative a un problema finora non affrontato, quello dell’istruzione. Le borse di studio verranno assegnate per merito e sarà valutato naturalmente anche l’aspetto economico, ci sarà poi una Commissione che valuterà i ragazzi che vorranno partecipare”.
La sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, presente alla conferenza stampa ha affermato: “Un altro passo fondamentale nel percorso di risanamento, che è un risanamento a 360°, non solo case con tetti veri, ma un percorso verso il futuro. È davvero una notizia splendida”.
Il bando sarà pubblicato l’1 giugno 2024 sui siti degli enti promotori.
Domani, sabato 25 maggio, alle ore 10, nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si terrà una conferenza stampa per annunciare, nell’ambito delle attività di risanamento delle baraccopoli di Messina, una nuova iniziativa a favore dei giovani diplomati censiti nelle aree di risanamento. Su proposta dell’Associazione Nazionale Scuola Italiana (ANSI) e per iniziativa del Sindaco di Messina Federico Basile, del Commissario Straordinario del Governo per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’A.ris.Mè e della Messina Social City, saranno assegnate dieci Borse di Studio, delle Università Digitali Pegaso, Mercatorum e San Raffaele.
Nel corso della conferenza saranno presentati i dettagli del bando pubblico per la partecipazione. Questa ulteriore iniziativa rappresenta un passo cruciale verso il miglioramento delle condizioni di vita e l’apertura di nuove prospettive per i giovani delle aree più svantaggiate di Messina.
Il Subcommissario, Marcello Scurria, ha dichiarato: “Un altro passo verso l’inclusione sociale. Spero che questa lodevole iniziativa, promossa da ANSI, possa essere replicata da altre Istituzioni culturali ed Enti di beneficenza per contribuire a colmare evidenti quanto inaccettabili diseguaglianze”.
Prende avvio oggi con la consegna dei lavori, la realizzazione del progetto di
riqualificazione di via Macello Vecchio.
Hanno partecipato insieme a Marcello Scurria, Sub Commissario, il Sindaco Federico
Basile, il Vicesindaco e Assessore al Risanamento, Salvatore Mondello, l’Ing. Capo Santi
Trovato del Genio Civile di Messina, soggetto attuatore e la Soprintendente, Arch.
Mariella Vinci.
La consegna dei lavori rappresenta una tappa fondamentale verso il risanamento e la
riqualificazione di questo storico luogo della Città.
Il percorso verso la riqualificazione di via Macello Vecchio è iniziato nel dicembre 2018
con l’assegnazione di alloggi e la successiva demolizione.
La trasformazione non solo ha migliorato le condizioni abitative di queste famiglie, ma
ha anche liberato lo spazio per avviare il progetto di riqualificazione che prende il via
oggi.
I lavori saranno eseguiti per i prossimi nove mesi dall’impresa Emma Lavori Coop su
progetto della PAN Associati.
La soluzione riguarda la realizzazione di un percorso pedonale con “rain garden”che si
conclude nel tratto antistante alla ex Chiesa del Buon Pastore.
La nuova via Macello Vecchio includerà aree verdi rigogliose e spazi pedonali progettati
per il benessere dei cittadini, trasformando un’area un tempo negletta in un luogo di
incontro, svago e integrazione sociale.
Il Subcommissario, Marcello Scurria, che ha portato i saluti del Presidente Schifani e
ringraziato l’On. Matilde Siracusano per il costante impegno in favore delle famiglie che
vivono nelle baraccopoli, ha dichiarato: “Questo è un altro tassello del risanamento; è un
posto che merita di essere rigenerato. Abbiamo visto questa mattina i turisti, perché è un
gioiello di Messina prima nascosto da tetti in amianto delle baracche. Vogliamo restituire
bellezza a questo luogo”.
L’importanza di questo progetto va oltre la mera estetica; si colloca in prossimità delle
storiche Mura di Carlo V, accrescendo così il suo valore storico e culturale. La nuova area
verde contribuirà significativamente alla qualità ambientale, offrendo un’oasi di
tranquillità e uno spazio per attività ricreative nel cuore della città.
La via Macello Vecchio si trasformerà da testimone del degrado urbano a simbolo di
sostenibilità e rigenerazione, dimostrando come le iniziative di risanamento possano
essere catalizzatori di cambiamento positivo, spingendo verso una città più sostenibile e
integrata
Domani, 21 Maggio 2024, alle ore 11:00, si terrà una conferenza stampa in via Macello
Vecchio per presentare l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area di Risanamento, un
progetto vitale per la trasformazione urbana e sociale della zona.
All’incontro con i giornalisti prenderanno parte anche il Sindaco Federico Basile, il
Vicesindaco e Assessore al Risanamento,Salvatore Mondello, l’Ing. Capo Santi Trovato
del Genio Civile di Messina, soggetto attuatore, e la Soprintendente, Arch. Mariella
Vinci.
Durante la conferenza, verranno illustrati i dettagli del progetto, che prevede la
trasformazione della via Macello Vecchio in un moderno e accogliente spazio pedonale.
Questo importante intervento mira a migliorare significativamente la qualità della vita
urbana, offrendo ai residenti e ai visitatori nuovi spazi verdi e percorsi pedonali.
Si prevede di completare il progetto nei prossimi nove mesi. L’obiettivo è non solo
quello di riqualificare, ma anche stimolare il rilancio economico e sociale attraverso
l’incremento del turismo.
Si è svolta ieri, presso la Sala Ipostila del Castello Maniace a
Siracusa, la presentazione del progetto “Periferie in… Centro!” del Commissario
Straordinario del Governo per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina,
nell’ambito di “Città in Scena – Festival della rigenerazione urbana”, promosso da
ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), insieme a Associazione Mecenate
90, Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC) e Fondazione Musica per Roma.
Il Subcommissario Marcello Scurria ha introdotto il progetto ‘Periferie in… Centro!’ che
rappresenta un cambiamento di paradigma nella rigenerazione urbana. “La chiave di
tutto è la rigenerazione urbana per Messina e noi possiamo esportare il nostro modello.
Abbiamo ottanta baraccopoli, molte delle quali sono già state demolite, tantissime altre
che si devono demolire. Noi a Messina possiamo sperimentare la rigenerazione urbana a
cielo aperto, siamo un caso unico nel mondo occidentale” – ha dichiarato Scurria.
Il progetto si concentra su un’area di intervento di 650.000 mq, con 80 baraccopoli e
circa 1.800 famiglie coinvolte. Una particolare attenzione è dedicata ai 198 disabili
presenti tra gli abitanti. L’obiettivo principale è trasformare le periferie degradate di
Messina in aree centrali vitali, attraverso un processo di rigenerazione urbana che
comprende la bonifica ambientale, la riattivazione degli spazi pubblici e il consumo
suolo zero.
L’Architetto Grazia Maria Marullo, Coordinatore del Settore Tecnico della Struttura
Commissariale, ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto: “Il nostro lavoro non si
limita alla riqualificazione edilizia. Abbiamo presentato i nostri approcci e le azioni che
sta intraprendendo la struttura del commissario per il risanamento delle baraccopoli di
Messina. Stiamo implementando un approccio integrato che considera la bonifica
ambientale, la riattivazione degli spazi pubblici e il consumo suolo zero. Il Parco
Magnolia è un esempio perfetto di come un’area urbana possa essere trasformata in un
luogo vivace e accogliente, rispettando l’integrità storica e migliorando la qualità della
vita per i residenti”.
Marullo ha inoltre sottolineato: “Gli approcci della rigenerazione urbana mirano al
miglioramento della qualità della vita in termini economici, sociali, ambientali e
sanitari. Ad esempio, il consumo suolo zero viene raggiunto tramite l’acquisto di alloggi
nel libero mercato, mentre la rigenerazione dei vuoti dei brownfield e la loro
trasformazione in greenfield rappresentano un passo fondamentale. I vuoti che si
vengono a creare dopo le demolizioni sono oggetto di progetti di riqualificazione che
stanno partendo. Miriamo a una città sostenibile in termini ambientali, economici e
sociali”.
Il progetto prevede operazioni di bonifica che affrontano le criticità legate allo
smaltimento dei rifiuti edilizi, spesso pericolosi e costosi da gestire. “Abbiamo adottato
principi di economia circolare per ridurre i rifiuti da costruzione e demolizione,
realizzando edifici durevoli e flessibili,” ha spiegato l’Architetto Mariano Tornatore,
Consulente della Struttura Commissariale” prosegue – “dobbiamo lavorare non solo
sulle case, ma anche su un materiale umano che aspetta un riscatto secolare. Gli
interventi di recupero degli edifici o, meglio, dello sbaraccamento delle aree e la
liberazione delle baracche non sono solo occasioni di riqualificazione, ma anche di
rigenerazione urbana”.
Tornatore ha aggiunto: “La nostra sfida è costruire attorno a un’idea, immaginando
spazi a misura d’uomo, promuovendo l’integrazione sociale e la sostenibilità
ambientale. Stiamo tentando quotidianamente di intervenire in modo che la qualità
sociale, urbana e abitativa delle famiglie migliori dopo i nostri interventi. Questo
richiede immaginazione, discussione e confronto continuo con le famiglie interessate”.
Ledo Prato, Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90, sul progetto di
rigenerazione urbana di Messina presentato dal Commissario Straordinario del Governo
per il Risanamento delle Baraccopoli della Città di Messina ha dichiarato: “credo che
questo progetto possa essere considerato un esempio problematico importante che
presenteremo al festival nazionale a Roma e che possa rappresentare al meglio l’Italia
nelle sedi diplomatiche in giro per il mondo”.
Inizia oggi nel Rione Taormina l’intervento “Baracche sigillate. Meno Duecento” nell’ambito del corridoio sanitario
che ha visto l’assegnazione prioritaria degli alloggi comunali alle famiglie con persone disabili o affette da gravi patologie.
Il Subcommissario Marcello Scurria, che ha supervisionato personalmente l’inizio delle operazioni questa mattina nelle dieci baracche del Rione Taormina, ha descritto il processo: “attualmente, abbiamo isolato e preparato per la sigillatura 100 unità, con l’obiettivo di estendere l’operazione a circa 160 baracche complessive “consolidando il processo di rigenerazione urbana della città.
Un intervento importante, seguito con il Genio Civile di Messina, soggetto attuatore, guidato dall’Ingegnere Capo Santi Trovato. “Se immaginassimo di mettere insieme
queste baracche distribuite su tutto il territorio della città, oggi potremmo affermare di avere demolito un’estesa baraccopoli di 200 unità” – sottolinea Scurria.
Il processo di sigillatura comprende la demolizione interna degli elementi strutturali, inclusi i servizi igienici, per rendere le strutture completamente inabitabili.
Queste operazioni si protrarranno per i prossimi quaranta giorni, con l’obiettivo di completare l’intervento entro questo termine.
La fase di assegnazione degli alloggi comunali ai soggetti fragili e alle loro famiglie invece è ancora in corso, prosegue il subcommissario “stiamo comprando e ristrutturando degli appartamenti e riqualificando alcune aree, nelle prossime settimane sono previste altre demolizioni”.
Il risanamento dunque prosegue e con questo la valorizzazione delle aree urbane messinesi da tempo degradate.