IL RISANAMENTO HA UNA MISSIONE: RISPONDERE AI BISOGNI ED AI DIRITTI DI CHI PATISCE DA DECENNI LE CONDIZIONI DI UN GRAVE DISAGIO ABITATIVO.
La nostra priorità è garantire un’abitazione dignitosa a chi ne ha DIRITTO. Un’istituzione come la Struttura Commissariale deve rispettare equità e giustizia sociale, senza mai perdere di vista il fatto che siamo tutti al servizio di una comunità e non viceversa.
Con l’obiettivo di dare risposte alle famiglie aventi diritto il sub commissario ha firmato provvedimenti che riguardano quanti risultano occupare abusivamente una baracca. Vogliamo fare chiarezza su questo punto per rispetto sia delle famiglie in regola che da decenni aspettano un’abitazione sia per la città che vede nel risanamento un’occasione di riscatto.
Abbiamo valutato con attenzione, sensibilità e senso di equità i casi delle famiglie di via Taormina che reclamano un’abitazione pur non avendo i requisiti richiesti. Per la famiglia con un soggetto fragilissimo sarà firmata una deroga. Per quanto riguarda i restanti nuclei familiari ArisMe ha effettuato approfondimenti circa la sussistenza o meno dei requisiti richiesti per l’assegnazione di un’abitazione. In base alla nota ArisMe vi sono nuclei familiari che risultano già assegnatari di altre abitazioni (in un caso con verbale di consegna di un appartamento nel febbraio ed in un secondo caso con abitazione assegnata con decreto sindacale dell’aprile del 2016) ed una famiglia che risulta in anagrafe in altra abitazione. Altre due famiglie non hanno presentato documentazione che provi la presenza nelle baracche di via Taormina ante 2018.
Nonostante ciò i casi saranno valutati dal Comune di Messina per trovare soluzioni nell’ambito dell’emergenza abitativa. Allo stesso modo ogni singolo caso specifico che si porrà sarà affrontato da quest’ufficio con sensibilità e soprattutto umiltà, “senza ergersi a cavalieri senza macchia e senza peccato (forse!)” ma non possiamo far passare il messaggio che chi risulta già assegnatario di una casa possa poi averne assegnata una seconda o perché no una terza. Il principio cardine è: una baracca un alloggio. Altrimenti rischiamo un ritorno a forme di malcostume del passato che speravamo d’esserci lasciati alle spalle.
In programma nei prossimi giorni ci sono nuove assegnazioni di case in altri ambiti di risanamento e non possiamo cambiare criteri da ambito ad ambito, con deroghe che non sono giuste per chi sta aspettando in silenzio e con fiducia nelle istituzioni. Dobbiamo rispettare i diritti reali e dimostrabili di chi è residente in baracca da prima del 2018.
Consentire a chi non ha i requisiti di scavalcare chi è in legittima graduatoria è un segnale che mette a rischio la tenuta sociale ed il cammino del risanamento secondo regole di equità facendo torto a chi ha basato i suoi comportamenti sul rispetto delle norme.
Da febbraio ad oggi la Struttura Commissariale con grande umiltà ha portato avanti un lavoro certosino i cui risultati, elencati linea d’intervento per linea d’intervento, e di anno in anno, sono contenuti nel report consegnato alla Commissione Parlamentare per le Periferie e che chiunque può consultare.
I NUMERI
Da gennaio a fine ottobre sono state acquistate 95 case alle quali aggiungerne entro fine anno altre 38 ed infine altre 8 che l’Agenzia Nazionale dei Beni confiscati alla mafia ha consegnato, grazie ad un protocollo siglato a maggio, alla Struttura Commissariale.
Nel 2024 sono stati acquistati 86 alloggi, nel 2023 il totale di appartamenti acquistati è stato di 60.
In questo momento sono in corso in 92 immobili lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per dotarli di tutti i comfort prima di consegnarli alle famiglie.
Il 24 novembre saranno consegnati i lavori di costruzione di 60 alloggi a Fondo Basile.
Entro fine anno si procederà con l’avvio del cantiere per i 44 alloggi a Fondo Saccà.
Sono in corso le opere di riqualificazione in via delle Mura, Salita Tremonti e in via Macello Vecchio.
In quattro ambiti di risanamento le ruspe stanno demolendo le baracche o si sta bonificando (Largo Diogene, rione Ariella, via Taormina, fondo Saccà); in altri 4 ambiti è stato ultimato lo sbaraccamento e si sta procedendo con la consegna delle aree al Comune; in altri 7 ArisMe sta procedendo con la definizione delle graduatorie e là dove i censimenti non sono stati conclusi sta provvedendo alle ultime fasi.
Sono stati individuati gli ambiti nei quali si potrà, dopo l’assegnazione dei nuovi alloggi, avviare le demolizioni.
Gli uffici commissariali stanno operando anche per il Parco Magnolia e l’anfiteatro di Camaro Sant’Antonio e per il restauro della baracca storica.
Con questo spirito di servizio e di senso delle istituzioni lavoreremo fino al 31 dicembre 2025 nell’unico interesse che è quello che la legge speciale del 2021 ha indicato: la liberazione dalle baraccopoli.