Le azioni di risanamento poste in essere a Messina sono state all’attenzione della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle condizioni delle periferie con l’audizione a Roma del sub commissario Marcello Scurria.
Era stato lo stesso presidente della Commissione, Alessandro Battilocchio in occasione della sua visita a Messina lo scorso mese di novembre (leggi qui) ad evidenziare come quello di Messina può essere un modello da replicare in analoghe realtà del Paese, annunciando sia l’audizione nella sala di Palazzo San Macuto del sub commissario che una successiva presenza di tutta la Commissione in riva allo Stretto.
Nel corso dell’intervento il sub commissario Marcello Scurria ha fatto il punto rispetto a quanto è stato fatto dall’approvazione della legge speciale sul risanamento di Messina che ha stanziato 100 milioni di euro per le operazioni di sbaraccamento e riqualificazione. Nel 2018 le baraccopoli erano 80, con un’estensione di quasi 700 mila metri quadrati (pari a 137 campi da calcio…..) ed una peculiarità tutta messinese: non sono localizzate solo in “periferia” ma anche in centro. Il sub commissario ha illustrato quanto fatto dal marzo 2023, quando si è insediato ad oggi, ricordando come l’approccio sia cambiato rispetto a quello utilizzato nei decenni scorsi: “Abbiamo scelto la linea di reperire alloggi nel libero mercato, anche ristrutturandoli là dove necessario. L’obiettivo è evitare di spostare le famiglie da baraccopoli orizzontali a baraccopoli verticali, in costruzioni che finiscono con il diventare come ghetti i casi delle Vele di Scampia o, per restare a Messina, il caso di Bisconte”.
Il numero di baraccopoli è sceso dalle iniziali 80 a 65 e sono stati assegnati 700 alloggi (dando priorità a nuclei familiari con soggetti fragili o fragilissimi). Il traguardo è lontano e c’è ancora da fare, ma è emersa l’importanza di fare un ulteriore salto passando dal risanamento alla rigenerazione.
“Non dobbiamo pensare solo al contenitore, al risanamento abitativo, ma al contenuto, alle famiglie, ad un’azione di risanamento complessiva che è anche sociale, educativa. Non basta dare case se non si affronta il problema in modo diverso, non più come periferia abitativa ma periferia esistenziale e sociale”.
E’ stata quindi ricordata l’iniziativa avviata con l’Università telematica Pegaso con la consegna di 10 borse di studio ad altrettanti studenti e studentesse delle zone del risanamento, zone nelle quali si registra un’altissima percentuale di dispersione scolastica (leggi qui).
Il vero cambio di passo, andando oltre allo “sbaraccamento” sono i progetti di rigenerazione urbana, come il CaBis, che possono essere pilota in tutta Italia.
A commentare positivamente l’audizione in Commissione Periferie è stata la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano: “ Siamo diventati un modello virtuoso a livello nazionale. La legge contro le baraccopoli, che ha stanziato 100 milioni di euro, è stata un passo decisivo, ma c’è ancora molto da fare. Marcello Scurria, sub-commissario straordinario del governo per il risanamento della baraccopoli della città di Messina, ha raccontato il percorso fatto in questi anni. Fondamentale la sinergia messa in campo, e voglio ringraziare il commissario-presidente, Renato Schifani, che sta guidando con saggezza e concretezza una squadra che ha conseguito risultati straordinari”.
Di seguito il link al video dell’audizione
https://webtv.camera.it/evento/27238