Buone notizie per Fondo Saccà, dove, a seguito dell’esito analisi di rischio sulle contaminazioni riscontrate nel terreno, può iniziare l’ultima fase di bonifica e pulizia del cantiere per poi procedere, a gennaio 2026, con l’avvio dei lavori di costruzione di 44 alloggi green. Nei giorni scorsi il dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ha approvato con decreto l’aggiornamento delle analisi di rischio redatta dopo i lavori di bonifica di Fondo Saccà. Le attività di bonifica poste in essere dal 2023 in poi dalla Struttura Commissariale guidata dal presidente della Regione Renato Schifani hanno ridotto sensibilmente lo scenario di contaminazione, sia in termini di estensione che in termini di numero e concentrazione di sostanze inquinanti.
In base alle ultime analisi eseguite l’ estensione della contaminazione si è ridotta dai 4.400 m2 di superficie contaminata a circa 380 m2 e sono stati eliminati dal terreno gli inquinanti Idrocarburi C13- C22, Berillio e Rame.
Con questo nuovo scenario, per le ridotte celle di terreno ancora contaminato, l’analisi di rischio sanitario ed ambientale ha determinato che, rimuovendo uno strato di terreno ancora contaminato (circa 50 mc), il sito potrà essere restituito agli usi residenziali. L’impresa Cericola può quindi procedere con la rimozione dei terreni contaminati ed il completamento del piano di bonifica dell’area di Fondo Saccà.
Nel mese di gennaio pertanto, dopo la definitiva certificazione della conclusione delle attività di messa in sicurezza, saranno consegnati i lavori per la costruzione di 44 appartamenti con tecnologie sostenibili (32 realizzati dalla Struttura Commissariale e 12 dal Comune di Messina). Soggetto attuatore dell’ appalto da oltre 5 milioni e mezzo è Invitalia che dallo scorso mese è impegnata nei lavori di costruzione di 60 alloggi green ed un parco a Fondo Basile.